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1 - Plastificazione dell'anello di base
(Larciano, provincia di Pistoia, 2024) La plastificazione dell'anello di base previene l'ossidazione prematura delle lamiere a contatto con la base di appoggio. Non si tratta di una pittura, bensì di una vera e propria plastificazione completa (c.d. Plastisol), interna ed esterna, realizzata in fabbrica dopo la zincatura, immergendo le lamiere in un bagno di plastica che una volta asciugata rende le lamiere molto più resistenti agli agenti corrosivi e chimici. Colore: verde scuro: RAL 6007.
2 - Serbatoio antincendio collaudato
(Albenga, SV, 2017) Nella foto, la vasca del filmato: un serbatoio antincendio Ø 5,46 H 4,64, da 109 MC nominali e un volume utile pari a 102 MC, dotato di flange laterali di rinforzo per gli attacchi alle elettropompe e alle motopompe, staffe di ancoraggio a terra e copertura antialga. L'installazione ha richiesto 2 giorni con 6 operai (più del solito, rispetto a una normale vasca da 100 MC), in quanto è stato necessario operare su trabattelli e realizzare i fori nelle lamiere con il flessibile in loco, oltre alle saldature delle tubazioni e le flangiature a mano. La vasca è stata collaudata il terzo giorno da ns. Ing. tecnico qualificato, a seguito di un sopralluogo.
3 - Copertura e troppo pieno laterale
(Andora, provincia di Savona, 2023) In questa foto è possibile notare la rete di copertura antialghe in tensione dotata di asole ed elastici e relative rondelle per il fissaggio, oltre alla flangia laterale per il tubo di troppo pieno, sorretto da collari agganciati ai bulloni della struttura stessa.
4 - Troppo pieno visto da dentro
(Andora, SV, 2023) Il troppo pieno all'interno del serbatoio prevede un gomito e un tubo che risale verso l'alto, allo scopo di massimizzare il volume utile.
Ciò si rende necessario, in quanto il foro di passaggio della tubazione deve essere applicato al centro della lamiera, che è alta 82 centimetri, quindi il centro rimane a 41 centimetri dal bordo in alto.
Ciò si rende necessario, in quanto il foro di passaggio della tubazione deve essere applicato al centro della lamiera, che è alta 82 centimetri, quindi il centro rimane a 41 centimetri dal bordo in alto.
5 - Vasca di recupero acqua piovana dai tetti delle serre
(Andora, 2023) Questo serbatoio zincato installato sotto serra, viene impiegato per la raccolta delle acque pluviali dai tetti delle serre. Nella foto è possibile notare la copertura antialghe in tensione dotata di asole, elastici e rondelle di fissaggio, nonché la flangia laterale di rinforzo per il passaggio della tubazione di presa per l'impianto di irrigazione.
6 - Attacco conico per lo scarico
Il secondo accessorio più richiesto, insieme con la copertura in tensione, è lo scarico di fondo per il prelievo dell'acqua. Entrambi sono compresi nel modello Alta Qualità. Di listino, viene fornito un attacco idoneo per tubi Ø da 32 a 75 mm. ma è possibile arrivare sino a 500 mm. Nella foto, si possono visionare i passaggi per la saldatura e la nastratura, sebbene di norma l'attacco conico venga presaldato in fabbrica (il risultato è decisamente migliore rispetto ad un'installazione realizzata a mano) e posizionato al centro del fondo del telone impermeabile. La posizione centrale è sempre quella suggerita, per ragioni di praticità durante l'installazione: quando si dispiega il telo dentro a una vasca, comunque lo si apra, il centro del cerchio sarà sempre facilmente individuabile. Al contrario, posizionando lo scarico in altri specifici punti, si potrebbe incorrere nel rischio di dispiegare il telo, senza aver individuato il posizionamento corretto dell'attacco. Ciò significherebbe dover riposizionare il telo sino a quando non corrisponderà al punto esatto dove verrà posizionato il tubo di scarico.
7 - Scarico di fondo appena incollato
L'attacco conico può anche esser installato in un secondo momento. Il modello Base è privo di scarico. Esso è stato pertanto incollato dopo la stesura del telone interno. Il modello Base è dotato di telo in PVC, per cui è possibile procedere all'incollaggio di altri pezzi dello stesso materiale (di qualsiasi forma), in maniera più semplice rispetto ad una saldatura mediante phon a caldo (come avviene per i teli in PP). Di certo, a livello qualitativo, l'incollaggio a mano non è minimamente paragonabile alla saldatura realizzata in fabbrica, tuttavia può costituire una soluzione semplice e comoda, qualora l'allocazione dei coni di scarico venga decisa in cantiere al momento della costruzione della vasca. Nella foto si può notare che il tubo è stato nastrato per garantire la tenuta stagna; una particolarità è data dal fatto che sia stato tagliato in obliquo a scopo antivortice, per evitare mulinelli in fase di aspirazione.
8 - Scarico antincendio vicino alla parete di lamiere
(Novara, 2015) Uno scarico per vasca antincendio, pre-saldato in fabbrica e quindi fissato al tubo Ø 90 mm. mediante appositi nastri: uno autoagglomerante ed uno impermeabilizzante (simile allo ''scotch da elettricista'' nero). La particolarità è che lo scarico non si trova al centro della vasca, come avviene nel 90% dei casi (e come è fornito di norma nel modello Alta Qualità). Per ragioni tecniche, era necessario che si trovasse vicino alla parete di lamiere. In questi casi particolari, viene fornito un apposito modulo Excel che il cliente può compilare al fine di indicare, in fase progettuale prima dell'inizio della produzione, i punti esatti dove pre-saldare uno o più coni. Bisogna comunque mantenere una distanza di almeno un metro dalla parete della vasca. Nella foto è possibile notare anche i sergenti che sorreggono il telo impermeabile temporaneamente, prima del fissaggio definitivo mediante gli appositi cricchetti (foto a seguire).
9 - Scarico di svuotamento totale
In alcuni casi, viene fornito uno scarico Ø 110 mm per lo svuotamento totale. Il tubo di scarico, di norma, è alto 8-15 cm. e le ns. vasche possono raggiungere diametri importanti, sino a 31 metri: nel peggiore dei casi, dunque, ciò significherebbe non poter disporre di un volume d'acqua pari a 150 metri cubi circa. Per massimizzare la disponibilità volumetrica in fase di aspirazione, si installa questo tipo di scarico che, anziché essere rivolto verso l'alto, è rivolto verso il basso. Tuttavia, se di solito viene fornito uno scarico rivolto verso l'alto e non verso il basso, un motivo c'è: ciò permette di lasciar depositare eventuali impurità grossolane sul fondo della vasca.
10 - Scarico di svuotamento e piastra antivortice
(Segrate, MI, 2019) Per i serbatoi antincendio vengono spesso richieste 2 tipologie differenti di attacchi per gli scarichi: quello a "filo pavimento" per lo svuotamento totale (Ø 110 mm. in PVC grigio), e un attacco conico per la tubazione di aspirazione (Ø max 500 mm.), sulla quale viene applicata la piastra antivortice, secondo normativa UNI-EN 12845. In entrambi i casi, gli attacchi sono pre-saldati in fabbrica sul fondo del telo impermeabile di contenimento dell'acqua.
11 - Scale per Silos Genap
12 - Troppo pieno per vasi comunicanti
(Bagno a Ripoli, Firenze, 2011) Nella foto è possibile notare il troppo pieno, realizzato secondo il principio dei vasi comunicanti, nonché lo scarico per l'acqua piovana che cade sulla copertura. La vasca era stata installata su mattoncini: per questo, visto che le lamiere rimangono a stretto contatto con il terreno, l'anello di base era stato plastificato.
13 - Troppo pieno a collo d'oca
(Brembate, provincia di Bergamo, 2018) La soluzione ottimale, per evitare di forare le pareti di lamiera, è realizzare il troppo pieno a collo d'oca, come in questa foto (cliccare sulla foto per visualizzarla tutta in altezza). Non solo: sulla stessa tubazione, passante per il fondo sotto alla vasca, è possibile installare anche un semplice controllo di livello, operante per vasi comunicanti e realizzato mediante un tubo acrilico in plastica trasparente, legato poi mediante collari ai bulloni esterni del serbatoio.
14 - Vasca di raccolta prima pioggia
(Diano Marina, Liguria, 2016) Troppo pieno a collo d'oca, realizzato per vasi comunicanti con saracinesca, in un serbatoio di raccolta della prima pioggia. Le tubazioni così installate permettono sia di raggiungere il livello massimo in vasca, senza che possa traboccare, sia di svuotare completamente la vasca dal fondo, ma anche di svuotarne solo due terzi, come richiesto dalle normative in questo caso, tramite l'apposita saracinesca al centro del tubo. Il tubo Ø 50 mm posizionato a un terzo dell'altezza della vasca svolge la funzione di scarico dell'acqua piovana durante le piogge temporalesche.
15 - Svuotamento, troppo pieno e livello
(Brembate, provincia di Bergamo, 2018) Sulla stessa tubazione, passante da sotto alla vasca, sono state realizzate 3 funzioni: 1. Lo svuotamento totale: basta aprire la valvola collocata al centro tra le due tubazioni a collo d'oca. 2. Il troppo pieno a collo d'oca, che segue il principio dei vasi comunicanti: se il livello supera quello massimo consentito, l'acqua arriverà in cima al collo per poi discendere attraverso la tubazione parallela. 3. Il controllo di livello con tubo trasparente, anch'esso dotato di valvola di stop.
16 - Troppo pieno esterno per vasi comunicanti
(Segrate, provincia di Milano, 2019) Per l'installazione e la manutenzione del troppo pieno, il metodo più semplice è quello di posizionarlo all'esterno della vasca, in maniera da renderlo facilmente accessibile e utilizzabile anche per lo svuotamento. Le tubazioni passano da sotto alla cisterna, senza dover forare le lamiere, senza variazioni alla struttura del serbatoio, senza ridurre il volume utile e senza particolari attacchi, senza flange o saldature. Clicca sulla foto per vederla per intero.
17 - Controllo di livello meccanico Genap
19 - Tubo trasparente per il controllo di livello di una cisterna antincendio
(Iglesias, Sardegna, 2015) Secondo il principio dei vasi comunicanti, è possibile verificare da fuori il livello dell'acqua raggiunto all'interno del silo. Anche questo semplice espediente comporta notevoli vantaggi: anzitutto, i costi si riducono, scale e passo d'uomo diventano superflui, si possono sfruttare le tubazioni già presenti passanti sotto alla vasca, l'installazione è molto più semplice rispetto ad altre alternative più elaborate.
21 - Tubazione di carico con galleggiante a palla
(Segrate, provincia di Milano, 2019) La tubazione di adduzione in metallo zincato da 1"1/2 passa da sopra la vasca, ma sotto alla rete di copertura in tensione: è sufficiente sganciare un paio di elastici dalle asole, per permetterne l'entrata nel serbatoio antincendio. Il galleggiante meccanico a palla regolerà così il livello massimo in vasca, chiudendo il flusso di carico dell'acqua una qualvolta sia stato raggiunto il riempimento. Si noti la poca distanza tra la parete e la cisterna: è possibile montare le lamiere in opera persino negli scantinati.
22 - Tubo passante sotto la copertura in tensione
(Diano Marina, 2016) Uno tra gli accessori più richiesti è questa rete di copertura antialghe, compresa nel prezzo del modello Alta Qualità, per vasche fino a 7,28 metri di diametro. E' particolarmente apprezzata dai clienti, in quanto evita la formazione algale, ma al contempo limita l'entrata della sporcizia (foglie ed altri detriti) nell'acqua. Tuttavia, non può evitare l'entrata dell'acqua piovana: la copertura deve essere permeabile, altrimenti il peso della pioggia e, soprattutto, il carico neve, potrebbero causare danni. Se si vuole disporre di una chiusura completa, bisogna optare per il modello chiuso GenaflexStore®. E' comunque un luogo comune quello di pensare che, per vasche di stoccaggio dell'acqua irrigua, sia necessaria una chiusura anche dalle acque meteoritiche: un troppo pieno sarà più che sufficiente. Nella foto, il tubo di adduzione passa sotto la rete in tensione.
23 - Tasselli a battere
24 - Staffe di ancoraggio alla platea
Per ragioni antisismiche e strutturali, con il modello Alta Qualità, sono fornite le staffe di ancoraggio alla platea di calcestruzzo armato, da fissare al suolo solo quando il riempimento del serbatoio sarà almeno a metà. Servono soprattutto ad evitare che vasche vuote possano spostarsi a causa della spinta eolica.
25 - Lamiere di base su cordolo di cemento
(Catania, Sicilia, 2015) In questo caso, è stato creato un cordolo di cemento per tutta la circonferenza della vasca: le lamiere devono poggiare su una base stabile e livellata. Sono state quindi fissate al cordolo mediante appositi ancoraggi. Talvolta, le staffe sono richieste per ragioni antisismiche, inoltre garantiscono l'immobilità della vasca in quanto contrastano la spinta eolica; vanno bloccate subito alle lamiere, ma a terra solo dopo che la vasca è stata riempita: ciò permette la naturale dilatazione dell'acciaio.
27 - Impianto di raccolta e accumulo delle acque piovane
(Val di Susa, 2017) E' possibile personalizzare ad hoc i silos prefabbricati in lamiere ondulate di acciaio per qualsiasi tipologia di impianto: non solo per impianti di irrigazione e impianti antincendio, ma anche per l'accumulo dell'acqua in cantieri industriali. In questo caso, serviva per convogliare l'acqua piovana proveniente dalle infiltrazioni del terreno, dentro a un tunnel scavato nella montagna.
28 - Pozzetto per le pompe di aspirazione
(Val di Susa, 2017) Dentro una vasca d'acciaio, nella platea di cemento, è altresì possibile installare pozzetti rettangolari, per collocarvi le pompe di aspirazione. Lo stesso metodo, è utilizzato anche quale sistema antivortice, al fine di evitare mulinelli negli impianti antincendio, poiché le pompe possono aspirare grandi quantità di acqua in un breve lasso di tempo. Le saldature devono essere realizzate in loco da tecnici specializzati. In questo caso si trattava di vulcanizzazione a freddo di una geomembrana di EPDM.
29 - Piastra antivortice a tavolino
Questo modello di piastra antivortice viene impiegata per tubazioni da 110 a 500 mm. Si tratta di una sorta di "tavolino", appositamente realizzato su misura in metalmeccanica e dotato di sistema di bloccaggio per le tubazioni in aspirazione.
La lastra di lamiera e il collare con i relativi tiranti vengono prodotti in acciaio inox AISI 316 (il cosiddetto "acciaio marino"), mentre il telaio scatolato quadrato è in acciaio inossidabile AISI 304.
La lastra di lamiera e il collare con i relativi tiranti vengono prodotti in acciaio inox AISI 316 (il cosiddetto "acciaio marino"), mentre il telaio scatolato quadrato è in acciaio inossidabile AISI 304.
30 - Dimensionamento delle piastre antivortice
Il dimensionamento delle piastre antivortice è regolato dalla normativa UNI EN 12845, che prevede una grandezza minima differente, in relazione al diametro nominale della tubazione di aspirazione. Qui di seguito il link alle misure, tratto dalla normativa stessa: tabella.
31 - Piastre antivortice per sistemi antincendio
32 - Tubazioni di aspirazione
(Milano, 2019) La parte sommitale della tubazione di aspirazione DN300 diretta al gruppo pompe antincendio è stata agganciata e fissata meccanicamente sotto alla piastra antivortice, mediante un collare, 4 tiranti e bulloni a stringere. I progetti esecutivi del serbatoio antincendio, includono anche tutti questi dettagli e vengono forniti gratuitamente a seguito dell'ordine d'acquisto.
33 - Piastra antivortice laterale
(Azeglio, provincia di Torino, 2024) Quando non è possibile con le tubazioni passare dal fondo, si deve ricorrere a un'aspirazione con flangia laterale, come questa. La normativa UNIEN12845 prevede di default questa soluzione, anche se non esclude soluzioni alternative quali il passaggio da sotto la vasca. Solitamente si ricorre a questo genere di piastra antivortice quando la base di appoggio esiste già e quindi si preferisce non andare a spaccare il cemento armato pre-esistente.
35 - Aspirazioni laterali antincendio
(Serravalle, provincia di Alessandria, 2023) La normativa UNI EN12845:2020 prevede di default l'aspirazione antincendio per la motopompa e l'elettropompa con attacco con bocca laterale e internamente tubazione rivolta verso il basso. L'attacco dal basso, passante sotto alla platea, non è comunque esplicitamente vietato, ma il passaggio delle tubazioni come in questa foto è più aderente alla normativa. All'interno: vedasi piastra antivortice nella foto successiva.
37 - Cricchetti di fissaggio della copertura
38 - Punta a tazza per fori nelle lamiere
(Taranto, Puglia, 2018) Per realizzare i fori nella struttura di acciaio ondulato, è possibile utilizzare un semplice flessibile, come nel filmato. Tuttavia, come in questa foto, è più facile impiegare un trapano dotato di punta a tazza dentata: in considerazione dell'ondulatura dei fogli di lamiera, tale operazione risulterà più agevole e il risultato sarà un cerchio perfetto.
39 - Foro rotondo in lamiere ondulate
40 - Flangia di rinforzo per passaggio tubazioni DN 75-200
(Albenga, SV, 2017) Flangia per il passaggio delle tubazioni di connessione alle pompe di aspirazione dell'impianto antincendio. Questo attacco a parete permette di rinforzare le lamiere d'acciaio ondulate, al fine di consentire un accesso laterale. Si tratta della classica flangia fornita di fabbrica, altresì idonea per l'installazione dei tubi di adduzione, scarico e/o troppo pieno. Ricordiamo, tuttavia, che minori sono le varianti apportate ai modelli standard, meno costosa è la vasca e più rapido è il montaggio, dunque tale applicazione è consigliata soltanto nei casi in cui sia indispensabile e strettamente necessaria. I fori nelle lamiere devono essere realizzati in loco, come da filmato.
41 - Flange per attacchi alle pompe degli impianti anti incendio
(Novara, 2015) Le flange per gli attacchi alle pompe degli impianti anti incendio sono di uso comune. Tuttavia, quando possibile, è consigliabile evitare fori laterali, per permettere un'installazione più rapida (visto che, nel 90% dei casi, i clienti procedono in proprio al montaggio) e per limitare i costi dovuti alle varianti post-produzione. La soluzione alternativa più semplice è creare scarichi di fondo pre-saldati nel telo impermeabile e far passare le tubazioni sotto al serbatoio d'acciaio.
42 - Flangia per vasche Genap
(Novara, 2015) Questa flangia è stata fornita dal cliente stesso per adattarsi agli attacchi in suo possesso. La posa in opera è stata realizzata mediante l'ausilio di un ns. tecnico specializzato. Si trattava di una vasca per lo stoccaggio d'acqua a scopo antincendio. Le vasche Genap, infatti, con qualche piccola variante quale appunto la flangia in oggetto, possono essere utilizzate senza problemi anche per spegnere incendi. Spesso vengono persino acquistate dai vigili del fuoco per la prevenzione degli incendi boschivi (anche per elicotteri). Tutto sta ad adattare in maniera personalizzata, di caso in caso, gli scarichi per gli attacchi alle pompe o alle autobotti.
43 - Regole per l'applicazione della flangia
Al fine di non compromettere in maniera eccessiva l'integrità strutturale, 2 sono le regole fondamentali: 1) E' possibile installare una sola flangia per lamiera. In realtà, in passato (lo sappiamo ormai per esperienza pluridecennale), sono state fatte alcune eccezioni a questa prima regola che non hanno causato danni; tuttavia, seguire le regole di base e le istruzioni di montaggio (come da specifiche di fabbrica) è importante per non perdere la garanzia sui materiali. 2) La seconda regola è che la flangia va posizionata al centro della lamiera, alta 80 centimetri e larga 3 metri. Non è possibile installarla vicino ai bordi o, addirittura, tra una lamiera e l'altra. Per questa seconda regola non sono ammesse eccezioni.
44 - Troppo pieno di un serbatoio antincendio
(Zaniga, provincia di Bergamo, Lombardia, 2020) Troppo pieno laterale di un serbatoio antincendio, passante attraverso le lamiere forate con una roditrice, rinforzato mediante flangiatura imbullonata, con tubazione in Polipropilene, staffata al muro mediante collari tassellati. All'interno è stato installato un gomito rivolto verso l'alto, al fine di massimizzare il volume utile di acqua.
45 - Scarico per acqua piovana
Ecco un secondo esempio di troppo pieno laterale. La flangia, però, in questo caso, non era stata applicata sulla cima della vasca. Si tratta infatti di un troppo pieno per l'acqua piovana, installato in una vasca chiusa: ha il mero scopo di far defluire le acque meteoritiche che si depositano sul tetto in PVC rinforzato, per poi accumularsi lateralmente attorno al c.d. ''palloncino'' che costituisce il rivestimento interno della vasca certificata per acqua potabile (modello brevettato GenaflexStore®).
46 - Troppo pieno laterale applicato sulla lamiera più alta di una vasca prefabbricata
(Svizzera, 2008) Ecco un esempio di troppo pieno laterale, applicato sulla lamiera più alta di una vasca prefabbricata, realizzato mediante un tubo di passaggio e una flangia di rinforzo. In questo specifico caso, non si era potuto far altrimenti, tuttavia consigliamo di evitare fori nelle lamiere ogni qualvolta ciò sia possibile: i costi si riducono e il montaggio risulta molto più semplice (anche perché il foro nella lamiera ondulata deve essere realizzato in loco). L'installazione di attacchi e flange laterali spesso e volentieri richiede l'ausilio di un tecnico specializzato, mentre uno dei punti di forza delle ns. vasche è l'immediatezza del montaggio: un silos da 100 metri cubi, se non sono previste varianti, si può montare in un solo giorno.
47 - Piastra antivortice per serbatoi antincendio
Piastra antivortice per serbatoi antincendio di piccole dimensioni, per tubazioni fino a 110 mm (4 pollici). La piastra viene realizzata su misura, secondo quanto stabilito dalla normativa UNI EN 12845 e collocata direttamente sul tubo di aspirazione (per esempio: mediante filettatura da un lato e incollaggio dall'altro, come in questa foto).
48 - Piastra antivortice piccola (max 110 mm)
La piastra antivortice, secondo la normativa UNI EN 12845 del 2020, massimizza il volume utile dei serbatoi antincendio: impiegando questa semplice lastra saldata, la capacità antincendio aumenta (come indicato infatti sul ns. listino), o sarebbe meglio dire: poiché garantisce un miglior afflusso d'acqua verso il gruppo pompe antincendio, il volume utile in aspirazione si considera maggiore, in quanto appunto non si genereranno vortici. In questa foto la piastra è "testa in giù", per mostrare l'attacco filettato.
49 - Gomito di aspirazione a 90°
(Fano, provincia di Pesaro Urbino, 2018) Piastra antivortice per tubazioni con aspirazione laterale, gomito a 90° per la massimizzazione del volume utile. La piastra di sicurezza permette la corretta fuoriuscita dell'acqua attraverso la tubazione di aspirazione delle pompe antincendio, evitando una pericolosa aderenza del telo sull'imbocco del tubo stesso. In sostanza, essa funge solo da peso, al fine di evitare che il flusso dell'acqua in uscita possa risucchiare anche la guaina impermeabile.
50 - Piastra di sicurezza nei serbatoi antincendio
In questo caso, era stata impiegata una vecchia piastra in ghisa, ma qualsiasi piattaforma pesante può adempiere a tale scopo, per esempio, anche un piastrellone di cemento. Si noti che, per non causare danni al telo, sotto alla piastra è stato posato un tessuto protettivo. Infine, la tubazione Ø 150 mm è dotata di un gomito rivolto verso il basso, per evitare mulinelli: anche questo metodo costituisce un buon sistema antivortice, oltretutto massimizzando il volume utile.
51 - Adduzione da sopra al contenitore di acciaio
52 - Succheruola per aspirazione
Da valutare di volta in volta, se costi meno installare filtro antivortice "tipo succhieruola" oppure acquistare una cisterna un po' più grande: ciò dipenderà, per ovvie ragioni, soprattutto dal quantitativo di aspirazioni presenti nell'impianto antincendio: talvolta è meno costoso acquistare una vasca un po' più grande, piuttosto che massimizzare il volume utile impiegando 5 o 6 piastre antivortice.